Passo a due in una conca di rododendri
Mattino. La rugiada fa brillare i boccioli di rosa da poco spuntati accanto al muro di pietra.
Stanno bevendo un caffè in veranda. Indossa un completo di tweed, gli occhiali da sole e le scarpe lucidate poco prima. Avvicina la tazzina alle labbra ma si intrattiene un poco."Non credi che sia una meraviglia?".
"Si si..." e sorride.
Lui la guarda: "Dico, non ti sembra una meraviglia? che colori, che pace..."
"Me-ra-vi-glia. Mai stata in un posto cosi", e intanto si guarda le unghie con fare circospetto.
"Scendiamo per fare un bel giro tra questi rododendri fioriti?"
"Eccome!"
In ascensore un profumo li travolge.
Lei è stranamente silenziosa. Lui pensa che sia stanca, del resto il viaggio è stato lungo. Raggiungono la reception, e dopo i convenevoli si dirigono verso quella conca accompagnati da una anziana.
"È nota come conca dei rododendri ed è una delle realtà storiche del territorio, in quanto nacque nel 1920 su iniziativa di..."comincia la guida.
"Va bene, va bene...ho capito".
"Mi scusi signorina, c'è qualcosa di poco chiaro?".
Lui si volta a guardarla con fare perplesso.
Lei si accorge dei quattro occhi che la stanno fissando: "Ops, scusate non vi stavo seguendo, sono al telefono!". E mostra gli auricolari bluetooth che si nascondono al di là dei capelli.
L'anziana non riesce a trattenere un sorriso. Lui invece alza gli occhi al cielo: "Al solito".
Proseguono la visita che ormai si è trasformata in un "passo a due".
"Un grande imprenditore della zona decise di riqualificare le alture alle spalle del paese piantumando oltre 500 mila conifere e centinaia di azalee, dalie, ortensie ma soprattutto rododendri, provenienti principalmente dai vivai del Belgio. Ed allora, nel 1920 era qualcosa di straordinario nel senso di fuori dalla consuetudine. Uno dei passi importanti fu quando un architetto paesaggista decise di disporre le piante in una certa maniera. Ora chiuda gli occhi e ascolti solo il suo cuore".
Lui è come perso nel bel mezzo di molteplici sfumature tra il rosa e un tono simile al blu. Ha tanti pensieri che galoppano nella mente ma in quell'istante i macigni sembrano sbriciolarsi.
Passa qualche secondo che sembra lungo come un minuto. "Che bellezza! Io davvero non ho parole per ringraziarla..."
"A volte ci dimentichiamo di noi stessi e del nostro cuore. E sbagliamo. Si ricordi di prendere un istante per sé, ogni giorno e vedrà che anche il terreno più impervio può riuscire ad ospitare piante preziose, come è successo qui." La anziana si congeda. Lui rimane a guardarsi intorno sorridendo mentre il sole ormai ha fatto capolino in cielo.
La cornice di questo breve racconto si ispira alla Conca dei Rododendri all'oasi Zegna.
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