Là dove l'impossibile diventa realtà

 


Ha i capelli rossi e il viso disseminato di lentiggini, come le stelle in una notte d'agosto. Ha la consuetudine di usare il carcadè che per lei, e solo per lei, è la chiave della fantasia. Puoi pensare che sia inoltre una brava pasticcera, e in effetti sa sfornare di quelle torte, che rimani sbigottito per giorni dopo averle assaggiate. Puoi pensare che sia simpatica perchè è proprio così: con una sola parola riesce a raddrizzare anche la giornata peggiore. Puoi pensare che sia un'artista, anzi te lo confermo: è infatti solita prendere un pezzo di filo e ago e crearti di quei manufatti strabilianti che mai avesti trovato in giro. Ma io onestamente mai avrei immaginato che potesse anche disegnare con le parole.

Un pomeriggio, mentre ero immersa in uno dei miei pensieri interspaziali, mi telefonò: "Ma tu credi nei sogni?". Me lo chiese così, tutto d'un fiato.

"Domanda difficile, Caterina. Io direi di sì". Le risposi.

"E perchè usi il condizionale? Non sei convinta Lu?"

"Caterina, a volte capita l'incapitabile e allora tutto svanisce....E ciò può valere in tanti campi, tra cui l'amore..."

"Impossibile!", si limitò a rispondere Caterina.

Mi soffermai sulla espressione austera della mia amica. Quella parola pronunciata così rapidamente e in maniera convinta mi sortì lo stesso effetto di una scossa di terremoto in pieno giorno.

"La conosci la leggenda di quel piccolo paese immerso nell'acqua?" , proseguì.

"Una storia tanto affascinante quanto dolorosa. Non posso dimenticare... -cominciai a dire -. E venne il giorno di costruire una diga. Tanto lavoro venne messo in moto e poi il villaggio cancellato e con lui cuori spezzati di chi aveva costruito la sua vita proprio in quell'angolo di mondo. Vedi? Questo è l'esempio dell'incapitabile".

"È lì che sbagli - controbattè la mia amica -. È da quel sommerso che è sbocciata la vita, gli alberi hanno ripreso a crescere e con loro la speranza. E ogni stagione accompagna quel piccolo angolo di terra ricordando che nonostante tutto puoi continuare a vedere l'armonia e la bellezza e reinventarti facendo fiorire di nuovo il tuo cuore, sempre"

Rimasi in silenzio per qualche istante. Caterina aveva ragione e quella piccola orma di natura e umanità che tutti conoscono come Resia era la prova.

"Sii acqua, amica mia, capace di sommergere i dolori; sii vento in grado di lasciar andare le foglie secche; sii sole in grado di esser raggiante. Sii campanile che si erge oltre la terra e si proietta verso i tuoi sogni".

"Grazie Cate"

"Di nulla, Lu...un'ultima cosa..", sussurrò dall'altra parte del telefono.

"Si?"

"Quando partiamo, intendo...per Resia?", disse sorridendo.

"Presto, Cate, raduno i sogni e passo a prenderti!". 



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