Dalla Traversagna alla corte dell'imperatore: la storia di un vino speciale
"Assaggiate quella bevanda e ve ne innamorerete, ve lo assicuro..." posò il pennino, piegò la lettera e la diede al messo per portarla all'imperatore.
Il giorno successivo la missiva arrivò a destinazione. "Una lettera di Plinio il Vecchio? Finalmente, attendevamo sue notizie!" Esordì quell'uomo che da tutti era considerato come la massima autorità.
E tra le numerose informazioni che gli diede c'era quella sul vino di quella terra incantata tra i monti. Fece arrivare allora una botte. Tutto il suo seguito doveva assaggiare ed esprimersi. Inizialmente anche lui non voleva del tutto credere a quello storico, in fondo che ne poteva sapere di vino, se esortava tutti all'astinenza dall'alcool? Ma tant'è...era pur sempre il più grande storico e scrittore del Mediterrano. Il giorno dopo a banchetto la servitù versò in calici dorati la bevanda de Boca et Grinascum. Sentirono il profumo fruttato e dolce. E lo sorseggiarono.
"Rifornite le dispense e i magazzini di questo vino", ordinò l'imperatore. E così pian piano carovane di barili partirono dai due paesi alla volta della corte. Ben presto però la domanda aumentò perché tutti i più ricchi dell'impero volevano avere sulle loro tavole il vino dell'imperatore.
Gli agricoltori abbandonarono la coltivazione dei cereali per disboscare e arare. Tutto doveva essere predisposto per la piantagione di nuove viti con il sistema dell'altena. Maritata agli alberi di castagno la vite soleva crescere robusta. E via via con il passare del tempo la coltivazione si diffuse a macchia d'olio.
Le stagioni passarono velocemente e con loro le vendemmie sino a chè si arrivo al mille. Subentrarono allora i monaci benedettini che con le talee contribuirono alla propaggine delle topie e dei pergolati. E dopo i religiosi furono i contadini locali che proseguirono la viticoltura.
E ancora oggi, dopo secoli dall'inizio di questa storia, sulle colline di Boca e Grignasco si perdono all'orizzonte distese di viti, baciate dal sole e rigenerate dalla terra grazie al sapiente lavoro di tante aziende agricole che dedicano passione, tempo e impegno al territorio. Il risultato è un vino rinomato anche al di fuori dei confini nazionali.Questa briciola si ispira alle vicende storiche legate alla coltivazione della vite tra Grignasco e Boca (provincia di Novara).
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