Pensieri racchiusi in una civera


Il vento fa danzare i fili d'erba. Le mucche brucano i prati. Gemma con la civera in spalla osserva attenta il suo bestiame. Pensa a quanto impegno ha riservato alle cime dell'alpe che si trova in quella piccola Valle baciata dal sole. E' cresciuta insieme alle montagne e alle sorgenti. I suoi genitori le hanno sempre spiegato che quelle distese verdi vanno curate, altrimenti i rovi crescono e il bestiame non "bruca bene". Quando ha compiuto 17 anni ha cominciato a crescere la sua piccola stalla: una mucca e due capre. Con il passare degli anni il numero di animali è aumentato ed ora, che ha compiuto 80 primavere, ha ben 30 mucche, che tra un mesetto porterà anche a 2mila metri in occasione della consueta transumanza. Una vita dura, impegnativa quella di Gemma. Una vita che però le ha regalato tante soddisfazioni. E pensare che da 15 anni a questa parte, parecchie cose sono cambiate: la figlia infatti è scesa dalle alture ed è diventata maestra di scuola. Certo, torna a trovarla ogni fine settimana, ma è lontana da lei. In un primo momento questa lontananza le aveva riempito il cuore. Poi però, le cose sono iniziate a cambiare. Negli ultimi tempi Marco ha cominciato ad aiutarla. E' un ragazzo di appena 22 anni che ha grande entusiasmo: la aiuta a preparare il fieno e la assiste quando è ora di preparare il formaggio. Inoltre con le sue conoscenze informatiche ha portato i prodotti di Gemma sulla rete e l'ha aiutata a far conoscere il suo formaggio oltre i confini del suo paese. "Grazie Marco", pensa la donna e mentre si è persa nei suoi pensieri, il sole è ormai vicino ai declivi.  Con pazienza riordina il bestiame e si avvia alla stalla.  Accompagna le mucche nell'apposito spazio, al coperto e si avvia verso la sua baita. Il tramonto colora il cielo. Sul tavolo della cucina una lettera. Indossa gli occhiali che trova vicino alla stufa. 

"Cara Gemma, 
ho imparato tante cose da te. Ho imparato che con impegno e tanta dedizione si riesce a costruire qualcosa di grande. Sin da quando ero piccolo mi hai insegnato che per fare il  formaggio influiscono il vento, i prati, il clima come per il nostro umore. Mi hai ricordato che non bisogna dubitare del latte, che nonostante sia sempre color crema, racchiude tanti principi e può cambiare di giorno in giorno a seconda della mungitura.  Ti sono davvero grato per ciò che hai fatto per me e spero un giorno di poter proseguire sulle tue orme. Marco".

La donna sorride e qualche lacrima le riga il volto. Prende il fazzoletto di stoffa che ha nel grembiule, si asciuga gli occhi e poi inizia a preparare una panna cotta ai mirtilli che porterà a Marco e alla sua famiglia il giorno successivo.


Foto dal web

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