La historia de Cecìle


Cielo cobalto. Lieve brezza che stropiccia le foglie degli alberi di frutta in fiore. 
Cecìle con il suo abito azzurro è seduta sotto le fronde di un ciliegio e legge uno dei suoi romanzi preferiti. In lontananza Juan la guarda. Si sofferma ad osservare la sua compostezza. La chioma corvina raccolta in una treccia che casca lievemente sul collo, le palpebre che coprono in parte gli occhi intenti a leggere e un raggio di sole che fa brillare la giovane come fosse un fiore nato dopo l'inverno. Juan cammina nel prato. Ad accompagnarlo ci sono i piccoli fratelli Matilde e Pablito. La bimba si sofferma un solo istante per cogliere una margherita, che nella sua semplicità è straordinaria. 
Matilde porge il fiore al fratellino che corre dalla ragazza che sta leggendo, all'ombra dell'albero.
Cecìle nel frattempo alza gli occhi dalle pagine del volume, vede il bimbo che sopraggiunge e poco distanti Juan e Matilde, e sorride. Il sole illumina il viso allegro del piccolo che le porge la margherita. Cecìle osserva i suoi occhi e scorge pace e tranquillità. Lo ringrazia. 
Poco dopo arriva anche Matilde che la saluta con la manina mentre Juan si siede accanto alla donna. Le intreccia il fiore all'orecchio. I due si scambiano uno sguardo d'affetto. E poi iniziano a guardare le colline che si perdono all'orizzone. In silenzio.
Qualche petalo dei fiori di ciliegio ricade sui capi degli innamorati mentre i due bimbi si rincorrono nel prato.

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