L'alfabeto dei gesti gentili



In quel giorno speciale, Flora decide di organizzare qualcosa di sorprendente per la sua bambina. Amalgama gli ingredienti per preparare la torta preferita della piccola: quella alle fragole. Crea il primo strato di biscotto, quindi si occupa della crema ed infine della gelatina che ha preparato la sera prima. In un secondo momento prende il cestino con qualche ciliegia che la vicina di casa le ha gentilmente donato, sapendo della occasione speciale. A quel punto riempie un pentolino e lo mette su un fornello. Quando l'acqua bolle, ne versa un po' in una tazza di vetro. Vi posa con delicatezza una bustina di tè.  L'invisibile, che c'è in quel piccolo contenitore di vetro, si colora. Flora prende la torta, ne taglia una fetta e la posa in un piatto del servizio della nonna. E sul tavolino in legno, presente balcone, posa anche la tazza di tè. 
Fatto questo, la donna si volta si abbandona sul tavolino e scrive su un foglio di carta riciclata:

"Cara Eleonora, ed eccoci qui a festeggiare un nuovo anno. Un compleanno speciale questo, in un periodo particolare. Ma sono sicura che saprai renderlo brillante e spumeggiante come te. 
Mentre tu crescevi ho imparato l'alfabeto di ogni tuo gesto, e sono stata sempre accanto a te: quando sei caduta e ti sei sbucciata la prima volta le ginocchia in cortile; quando ti sei emozionata per il primo amore, quando hai conquistato un traguardo scolastico e poi uno lavorativo. E quando sei diventata una meravigliosa e splendida mamma. Hai oltrepassato molti momenti difficili ma sin da piccola hai ricordato a me, papà e Giò che con la costanza, il sorriso e la grinta si riesce a conquistare ogni traguardo. Ti vogliamo tutti bene. Mamma Flò".

Non fa in tempo a posare la penna sul tavolo che sente il campanello suonare e dall'altra parte della porta: "Nonna, nonna siamo noi, apriiii". Flora gira la chiave, e appena si sporge sullo stipite vede Lara, la sua nipotina ed Eleonora. I sorrisi sono celati da una mascherina. Dagli occhi però la felicità di rivedersi è immensa e pressochè indescrivibile. 

Flora le invita sul balcone. Eleonora vede cosa le ha preparato la mamma e si commuove. Mentre Lara prende una ciliegia, la anziana invita la figlia a leggere la lettera. Pochi istanti. Gli occhi di Eleonora lasciano le parole scritte, guardano la madre: "Sei meraviglia! Grazie mamma!".  


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