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Dalla lana al filo: i 130 anni della Filatura di Grignasco

Corre come una forsennata, sebbene dietro a lei le urla della bambinaia cerchino di fermarla. Camilla non si ferma, come il rumore costante dei telai in azione in quel grande stabilimento tessile.  Si fa largo tra gli operai impegnati nelle operazioni di tintura e filatura. L'odore della lana grezza che diventerà candido fiocco e filo, inonda i reparti. La bambina si fa largo tra le persone troppo impegnate nel loro lavoro per accorgersi di lei. Arriva ad una scalinata. Saltella sui gradini sino a che arriva ad una porta con scritto: "cav. Rossi, dirigente". Entra. Ha corso talmente tanto che fa fatica a respirare. Di fronte a lei una scrivania di legno e un uomo. Giacca e cravatta. Intorno a loro scaffali di libri e documenti. Un odore di legno e naftalina si intreccia ai loro sguardi. L'uomo distoglie per un attimo l'attenzione dai conti e dalla macchina da scrivere.  "Camilla, che ti porta qui?". "Papà, volevo salutarti", risponde candidamen

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