Il coraggio di Luisa: dal 1848 a oggi
22 marzo 1848. Cappello alto tipico dei Carbonari. Una coccarda tricolore alla giacca. Arguzia, coraggio e forza da vendere. Non indietreggiò mai un solo istante, anche se a volte la paura cercò di avere la meglio sul suo cuore.
Appena scattò la rivolta scese in campo tra le barricate, a far sentire la sua voce.
Era un momento tremendo: una insurrezione grande per liberare la città di Milano dal dominio austriaco. Insomma, quelle che poi saranno denominate dagli studiosi le "Cinque giornate di Milano".
Quel 22 marzo del 1848, mentre tanti stavano preparando le azioni che sarebbero state di fatto le battute finali della lotta, Luisa si trovò faccia a faccia con un gruppo di soldati austriaci. Li guardò in pieno volto, studiò rapidamente ciascuno, soffermandosi sui loro occhi.
Si accorse che l'ultimo della fila risultava disorientato. Lo comprese dal suo modo di aggirarsi in mezzo al corso barricato.
Luisa distrasse i soldati, lanciando, in maniera improvvisa, in aria, dei fogli che il panettiere le aveva lasciato il giorno prima. Il plotone si sfaldò. Mentre ciascun soldato cercava di afferrare ciò che scendeva in cielo, lei raggiunse il combattente più distratto. Gli fece lo sgambetto. Lui perse l'equilibrio e cadde a terra. E nella caduta l'arma nella fondina scivolò sul selciato. L'adrenalina corse rapida al cuore di Luisa che con uno scatto riuscì ad afferrare l'arma. Mentre continuava a respirare in maniera molto profonda, con sicurezza ordinò a quella squadra di seguirla sino alla caserma della finanza e là la consegnò.
"E poi cosa fece la bis?" chiese Marco, 10 anni, alla nonna Giusy.
"La mia splendida mamma mi insegnò che la libertà deve essere difesa sempre, e non bisogna mai indietreggiare. Ricordatelo sempre Marco". Il bambino sorrise con sguardo sognante.
***
E' passato ormai qualche anno da quel 1848. Marco è nonno di Giulia, che ha 8 anni. Si stanno sentendo dietro allo schermo di un pc perchè da circa due mesi non si possono vedere di persona. Ogni sera Marco videochiama la nipote per raccontarle una storia.
"Nonno anche io vorrei diventare come la bis bis bis bis..."
L'uomo sorride: "La bis bis bis bis è una stella e ti accompagna ad ogni passo. Sii sempre forte e coraggiosa come lei".
Il breve racconto si ispira alla vita di Luisa Battistotti Sassi (1824-1876), icona delle Cinque Giornate, spesso dimenticata.
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