La magia di una gentilezza
Erano giorni intensi: la pioggia continuava a cadere a dirotto e
il cuore era sempre più pesante. Cercava in tutti i modi di rendersi
utile, ma non era per nulla semplice. Ogni volta che al mattino
raggiungeva la stanza del coniuge, si rendeva conto di quanto la
mente umana potesse essere imprevedibile. Provava in tutti i modi a star vicino a quell'uomo la cui mente era stata inghiottita da un
vortice tenebroso. Lo portava ad ammirare le meraviglie botaniche nei
giardini di Kew e a volte nel salone più luminoso della reggia
invitava noti musicisti per cercar di restituire a Giorgio il tempo perduto.
Un giorno arrivò alla corte imperiale Charlotte Dereme, una
cuoca francese che stava rivoluzionando la cucina dell'epoca con idee
davvero molto originali. Essendo a conoscenza del periodo burrascoso
che stava affrontando la regina, decise di andare oltre le regole.
Preparò un dolce al cucchiaio fatto di crema e pezzetti di mela,
circondata da savoiardi, tenuti insieme da un nastro dorato. Una
volta pronto, prese il dolce e dopo una serie di peripezie riuscì ad
arrivare al cospetto della regina.
«Mi perdoni sua maestà, ho
preparato questo dono per Voi». L'erede di Meclemburgo-Strelitz
ringraziò con un piccolo cenno del capo, prese i cucchiai che la
cuoca le porse. Sfilò il nastro del dessert e prese un po' di crema
con le mele e un pezzetto di biscotto. Dopo aver gustato la
prelibatezza, rivolgendosi al marito, disse: «Giorgio, assaggiate
anche voi». Il re con gli occhi fissi alla finestra prese un
cucchiaio e lo affondò nel dolce. Lo assaggiò e dopo tanto tempo di
silenzio, quel dessert sembrò risvegliare la sua anima. Sorrise alla
cuoca e voltandosi verso la consorse le accarezzò una mano. E da
quel momento ogni settimana la cuoca francese assicurò ai regnanti
la torta che battezzò con il suo nome: Charlotte.
Questa breve storia si ispira alla vita di Carlotta di Meclemburgo-Strelitz e di Giorgio III, regnanti di Inghilterra nei primi anni dell'Ottocento, e la dedico ad una studiosa e grande amica.
Questa breve storia si ispira alla vita di Carlotta di Meclemburgo-Strelitz e di Giorgio III, regnanti di Inghilterra nei primi anni dell'Ottocento, e la dedico ad una studiosa e grande amica.
Foto Wikipedia.
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